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Tredici a zero nel primo tempo, dieci a zero nel secondo. Alla fine di una partita meno semplice di quello che dicono i numeri, un’Italia in crescendo chiude il conto con la Spagna nello spareggio di Piacenza che valeva un posto nella seconda fascia della WXV, la nuova competizione internazionale femminile che prenderà il via in autunno.
Un match con la Spagna non è mai banale e anche questa volta “Las Leonas” hanno provato a mettere in difficoltà le Azzurre acquisendo una prevalenza nel possesso e nel territorio per alcuni tratti dell’incontro. Ma in ogni momento l’Italia ha sfoderato una difesa davvero adeguata, per organizzazione ed efficacia dei placcaggi, limitando al minimo i pericoli reali.
Nel primo tempo le ragazze del ct Nanni Ranieri hanno commesso un po’ troppi errori con la palla in mano e, a parte il piazzato in avvio di Sillari (unico pallone finito in mezzo ai pali di tutta la partita), hanno dovuto aspettare il 35’ per segnare la prima meta, firmata da Elisa Giordano dopo un bel break trovato da Lucia Gai in conquista da touche. Una sinergia tra veterane, mentre a tempo scaduto l’Italia è stata brava a credere fino in fondo a una opportunità da meta: bella iniziativa insistita di Rigoni e pallone “vagante” raccolto dalla giovane Alissa D’Incà per la seconda marcatura pesante.
Nella ripresa – dopo avere contrastato i tentativi di rimonta delle ospiti – l’Italia ha cominciato a imporsi in maniera sempre più evidente con la mischia, mostrando anche di avere più riserve atletiche nella notte fortunatamente non afosa di Piacenza. In fase di conquista si segnala una touche che, dopo qualche incertezza nel primo tempo, ha funzionato a dovere, con un miglioramento vistoso nei lanci da parte di Vittoria Vecchini, eletta woman of the match anche per avere segnato la terza meta, nata sulla scia di un contrattacco portato da Beatrice Rigoni, a sua volta una delle migliori.
Il quarto e ultimo exploit, a dieci minuti dalla fine, è stato di Francesca Granzotto, che – come le altre compagne entrate dalla panchina – ha saputo mostrarsi all’altezza della situazione. Il suo ottimo sprint lungo l’out sinistro ha sigillato il punteggio e dato il via alla festa del pubblico piacentino, numeroso ed entusiasta.


La “non conferenza stampa”
Non sarebbe stato male, al termine della partita, confrontarsi con il ct e la capitana Giordano in una conferenza stampa. Ma nell’ambito di un match internazionale cui anche World Rugby ha assegnato la massima importanza, come testimonia la designazione di una delle arbitre più quotate, la sudafricana Barrett-Theron, la Fir non ha programmato l’incontro con i giornalisti. Che erano pochi, è vero, ma per questo ancor più meritevoli di rispetto.
Di fatto, una specie di strappo al protocollo consolidato (e dato per scontato) in occasioni del genere. A proposito di genere, sarebbe mai potuto succedere per una partita degli Azzurri?

Nella foto, di Getty Images, la meta di Francesca Granzotto

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