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Comunicato del 30/03/2023

Dal numero 178 del mese marzo, la Fir ha deciso di interrompere la collaborazione contrattuale con Allrugby. Il vecchio contratto era scaduto il 31 dicembre, ma la decisione di non rinnovarlo ci è stata comunicata solo il 22 marzo. L’accordo prevedeva, per ogni uscita, oltre alla messa a disposizione della Federazione di alcune pagine pubblicitarie, anche l’invio gratuito all’intera community federale di un robusto estratto della rivista, prodotto autonomamente dalla redazione per tale diffusione.
È un peccato, perché in cantiere c’erano per l’anno in corso ulteriori forme di collaborazione online che a questo punto non potranno essere realizzate.
La Federazione ha il pieno, legittimo diritto di compiere le proprie scelte in modo autonomo, non lo contestiamo.
Tuttavia ci sembra qui giusto ricordare che l’articolo 1 dello Statuto federale recita, fra l’altro: “La FIR ha lo scopo di promuovere, regolamentare e sviluppare in Italia il gioco del rugby…”
E se c’è una cosa di cui la redazione di Allrugby va fiera, oltre al fatto di essere la pubblicazione più longeva della storia del rugby italiano, è l’aver prodotto, in questi sedici lunghi anni di lavoro, inchieste, dati, approfondimenti e ricostruzioni storiche, statistiche originali – e di aver promosso dibattiti – il cui scopo era (e resta) fornire un contributo alla diffusione della cultura del rugby in Italia.
“Passione e cultura”, appunto, come recitavano gli striscioni sui campi di rugby e sulla pubblicistica Fir.
Sulle motivazioni che hanno portato alla chiusura di un rapporto più che decennale – alcune decisamente contraddittorie – avremo modo e tempo semmai di tornare. La trasparenza resta per noi un obiettivo primario.
Siamo convinti che per il rugby italiano la conoscenza, l’informazione e il dibattito siano fondamentali, così come il rispetto del pluralismo di idee e posizioni. Il silenzio non serve a nessuno.
Per questo Allrugby prosegue in quella che e sempre stata la sua missione: informare e far discutere sui problemi e le questioni – e sono tanti – che restano vitali per il nostro movimento. Lo dobbiamo ai tanti appassionati, giocatori, tecnici, sponsor che ci hanno sostenuto in tutti questi anni e ai quali vogliamo continuare a dare un servizio essenziale per la crescita del nostro sport. Buon rugby a tutti, e buona lettura.
L’Editore e la redazione di Allrugby

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