Partenza perfetta per l’Italia nel primo dei tre test match delle Autumn Nations Series. Gli Azzurri erano reduci dalla brutta sconfitta estiva contro la Georgia e, sulla carta, Samoa era formazione assai temibile, avendo battuto di recente le Fiji, Tonga e una qualificata selezione dell’Australia.
Insomma ci voleva un a prova di carattere per cominciare bene l’avventura autunnale.
La verve degli ospiti però è durata solo una ventina di minuti, durante i quali i loro attacchi si sono infranti contro l’ottima difesa dell’Italia, che al primo ingresso nella metà campo avversaria ha raccolto tre punti con una punizione di Allan e, al 21’, ha segnato con Brex la prima delle sei mete che a fine giornata andranno a costituire per gli azzurri un bottino record.
“Abbiamo subito molto la pressione degli Azzurri – ha detto dopo la partita il coach samoano Seilala Mapusua -, non siamo riusciti a fare il gioco che volevamo”.
Da quando esiste il ranking, ovvero dal 2003, 49 punti a una squadra che la precedeva in graduatoria, l’Italia non li aveva mai segnati.
Sul prato del Plebiscito, davanti a 8.000 spettatori, la formazione italiana ha avuto il merito di assorbire con ordine la spinta collettiva con la quale i samoani hanno provato a sfondare in avvio di partita per poi colpirli con cinismo ad ogni occasione.
Due mete a testa delle ali, Ioane e Bruno, dicono che l’Italia ha saputo sfruttare anche gli spazi a largo, cosa che non era accaduta spesso nelle recenti occasioni, ma anche la meta dell’esordiente Lorenzo Cannone è arrivata grazie a un repentino cambiamento di fronte che ha permesso al numero otto una bella volata oltre la linea. Ottima la prestazione dietro la mischia di Stephen Varney, che non giocava titolare dalla partita del Sei Nazioni contro l’Irlanda. Il mediano italo-gallese ha dato ritmo e velocità all’attacco dei suoi, ma ha anche messo in mostra un eccellente gioco al piede. “La sfida per lui sarà mantenere questi standard” ha detto dopo la partita il coach Kieran Crowley.
“La nostra difesa nel primo tempo è stata eccezionale” ha commentato Crowley.
La solidità della linea azzurra è stata fondamentale nell’impedire ai samoani di esprimere il loro tradizionale gioco di movimento, le cui velleità si sono via via spente davanti all’impossibilità di conquistare la linea del vantaggio e mettere la squadra in avanzamento.
Bene le fasi statiche, preciso il gioco negli spazi stretti. L’Italia da oggi pensa all’Australlia
Nella foto, di Daniele Resini/Fotosportit, la seconda meta di Monty Ioane