L’annuncio ha spiazzato tutti, compreso World Rugby e l’associazione dei giocatori professionisti inglesi.
Sul tavolo c’è un nuovo torneo di Rugby a 12 giocatori (6 avanti, 6 trequarti) da disputarsi in estate (agosto/settembre?) a partire dal 2022.
Si sentiva il bisogno di una nuova disciplina, dopo il Seven, il XV, il XIII il Touch, il Beach e chi più ne ha più ne metta?
Onestamente no. Ma con le federazioni di tutti i paesi disperatamente a caccia di soldi dopo i due anni di covid, tutto fa brodo pur di racimolare quattrini e spettatori.
La scommessa è una competizione capace di generare un giro d’affari di 280 milioni di Euro nell’arco dei prossimi 5 anni.
Come questa proposta verrà accolta dagli organismi internazionali è tutto da vedere, la prima reazione è di stata di cautela. “Accogliamo qualunque idea possa aumentare la crescita e la visibilità del rugby e attrarre nuovi spettatori” – ha detto un portavoce di World Rugby -, ma ci saranno molte analisi da fare: il calendario globale è già piuttosto pieno e la salute dei giocatori deve essere posta davanti a tutto il resto”.
Vale la pena di scommettere sul nuovo format? Se avete soldi in abbondanza e vi piace il rischio forse si…viceversa aspettate in attesa di come andrà a finire.
Le regole
8 franchigie internazionali, composte ciascuna da 24 giocatori, scelti -all’asta- tra i migliori del mondo. Dove si farà l’asta, con quali capitali e regole? I dettagli non sono stati resi noti e tutto è ancora avvolto dal mistero.
Ogni squadra dovrà avere fra i 24 almeno due giocatori di Tier2 e un U20
Un girone unico. Il torneo durerà tre settimane. Ognuna delle otto squadre affronterà le altre sette, partite di due tempi di 15 minuti ciascuno. Regolamento del 15 ma trasformazioni solo di drop. Mischie: un solo reset, poi calcio di punizione indiretto per qualunque crollo o punizione.
Le prime quattro si affrontano ai play off
Tra i padrini della competizione: Steve Hansen, coach della Nuova Zelanda campione del mondo nel 2015, Jake White campione del mondo con il Sudafrica nel 2007 e Steve Tew, ceo di NZ rugby dal 2008al 2019.
Funzionerà? Mah…
Nella foto (di Anthony Au-Yeung/Getty Images), una corsa di Marika Koroibete, figiano in forza all’Australia e proveniente dal 13, nel match di Bladisloe Cup dello scorso agosto.