Fosse nato spagnolo, avrebbe avuto un nome da torero, Belmonte. Ma William Blacklegde Beaumont, per tutti Bill o Big Bill, ha visto la luce a Chorley, Lancashire, più terra di cricket e di League che di Union. Ora, dopo esser stato insignito delle importanti sigle di Obe e Cbe da appiccicare al suo nome e per decorare il biglietto da visita, è presidente del rugby mondiale. Gli inglesi finiscono molto spesso per spedire il più in alto possibile i campioni: nell’atletica è capitato con due lord, prima David Cecil Burghley, marchese di Exeter, e ora Sebastian Coe.
Beaumont, 64 anni raggiunti a inizio marzo, ha vestito 34 volte la maglia dell’Inghilterra, 21 delle quali da capitano, e ha preso parte a due tour dei Lions (1977 e 1980) disputando 7 partite.
Bill Beaumont succede al francese Bernard Lapasset che quattro anni fa a Los Angeles, lo aveva sconfitto di misura 14-12.
Beaumont, successivamente, non andò più in là del pareggio, 13-13, con il sudafricano Oregan Hoskins, nel ballottaggio per la carica di vicepresidente e Lapasset scelse quest’ultimo come suo braccio destro.
Ora le cose sono cambiate: Lapasset si occuperà della candidatura di Parigi per le Olimpiadi del 2024 e Beaumont ne raccoglie l’eredità, con Agustin Pichot come vice presidente.
Cosa cambierà per l’Italia?
Leggi su Allrugby 103, acquistabile anche online, il profilo del nuovo presidente firmato da Giorgio Cimbrico e l’analisi di Giancarlo Dondi, attualmente unico membro italiano di World Rugby. Dal prossimo autunno Italia e Argentina avranno entrambe per la prima volta due membri nel consiglio.
Nella foto di Andrew Redington/Getty Images, Bill Beaumont (a destra) e Agustin Pichot.