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Per gli Azzurri quello annunciato da World Rugby è il miglior calendario possibile (https://www.rugbyworldcup.com/match-schedule) in vista della Coppa del Mondo 2019 in Giappone.

L’Italia è inclusa nel Gruppo B, con la Nuova Zelanda, il Sudafrica, la vincente del girone di qualificazione africano (verosimilmente la Namibia) e la squadra che saprà emergere dai ripescaggi (Uruguay, Germania, Hong Kong?).

Springboks e All Blacks si affronteranno per prime in una battaglia che, se nessuna delle due deciderà di risparmiarsi, si annuncia al calor bianco. È una sfida tradizionale e storica nel panorama del rugby mondiale, difficile pensare che qualcuno possa tirarsi indietro, ma quali saranno sulle due formazioni le conseguenze della battaglia?

Nel frattempo l’Italia dovrà vedersela con la squadra africana e, solo quattro giorni dopo (questo è l’unico neo), con quella qualificata arrivata dai ripescaggi. Sulla carta sono due partite da cinque punti l’una, senza se e senza ma, anche se le ultime edizioni del torneo hanno dimostrato che dal punto di vista fisico nessuno ha più niente da imparare.  Nel 2015 per esempio, la Namibia diede del filo da torcere a Tonga (21-35) e ancora di più alla Georgia (16-17), prima di cedere di schianto con i Pumas (19-64).  Gli Azzurri in ogni caso non possono perdersi in troppe elucubrazioni, sono due partite da cui ottenere il massimo con il giusto sforzo, magari dosando l’impegno di qualcuno dei giocatori più importanti, per evitare inutili usure.

Il Sudafrica, la partita chiave del nostro torneo, arriverà alla terza giornata, per noi otto giorni dopo la seconda. Gli Springboks affronteranno l’Italia tredici giorni dopo la battaglia con gli All Blacks, in mezzo però avranno dovuto vedersela anche con la rivale africana.

Insomma gli Azzurri hanno la possibilità di affrontare in sequenza due match di preparazione, nei quali testare e tenere sotto pressione la rosa, e poi si giocheranno il tutto e per tutto con il Sudafrica. Il match finale con gli All Blacks potrebbe essere il mesto addio, o un’allegra passerella verso i quarti. Onestamente era difficile prevedere un cammino migliore.

Detto questo, ovviamente, la qualificazione è tutt’altro che facile, anzi. Sulle nostre reali possibilità, molto dirà la sfida di Padova del prossimo 25 novembre. I sudafricani sono reduci dalla sconfitta di un anno fa a Firenze. Dovessero perdere di nuovo, o faticare più del dovuto, si porterebbero in Giappone tanti dubbi e qualche paura.

L’unico elemento negativo per la squadra di O’Shea, potrebbe venire da un’ipotetica vittoria dei ‘Boks sui ‘Blacks: in quel caso la classifica si complicherebbe molto. A meno che l’Italia, poi, non batta la Nuova Zelanda. Ma qui siamo andati troppo oltre.

Nella foto di daniele Resini/Fotosportit, un’immagine di Italia v Francia ai Mondiali del 2015.

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