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Dopo più di vent’anni, per la prima volta nello scorso mese di giugno l’Italia ha affrontato una partita senza nemmeno un giocatore di origine argentina in squadra. E’ cambiato il rugby, sono cambiati i tempi.
Il primo italo-argentino a vestire la maglia della Nazionale italiana fu Rodolfo Ambrosio, di Cordoba, il 22 maggio del 1987, nella partita inaugurale della Coppa del Mondo, contro la Nuova Zelanda. Il più famoso è stato senz’altro Diego Dominguez, altro cordobès, il cui esordio avvenne contro la Francia, a marzo del 1991. Quello con più caps è Martin Castrogiovanni, 119, tra il 2002 e il 2016. Sergio Parisse nella categoria non ha piacere di essere menzionato: è nato a La Plata ma si sente al 100% italiano. Quindi nella statistica non lo contiamo.
In tutto, i “gauchos” che hanno giocato per l’Italia sono trenta: dopo Ambrosio e Dominguez, Milano, De Marco, Filizzola, Pertile, Gerosa etc. Quello che ne ha fatti esordire in maggior numero, in proporzione, è stato Mascioletti, nell’estate/autunno del 1999: quattro su otto (Ceppolino, Cornella, Pucciariello e Moreno). La partita in cui in squadra ce ne furono di più è Scozia-Italia (26-6) del 2009: sette. Dal 17 ottobre 1995, per 208 match consecutivi, c’era sempre stato almeno un giocatore nato in Argentina in squadra (Parisse escluso). La sfida di Santa Fè, lo scorso 11 giugno, è stata la prima senza sudamericani in maglia azzurra dopo più di vent’anni.

Nella foto di Daniele Resini/Fotosportit, Diego Dominguez nel match del primo sei Nazioni contro l’Irlanda, a Dublino.

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